Sindrome da affaticamento cronico e depressione: due malattie correlate.


La sindrome da affaticamento cronico e la sindrome depressiva son due condizioni cliniche correlate tra loro, i cui sintomi sono in parte sovrapponibili e spesso presenti contemporaneamente nello stesso soggetto.

La depressione si manifesta con uno stato di profonda tristezza, perdita dell’iniziativa, della vitalità e dell’ottimismo circa la propria vita e il futuro. Nella maggior parte dei casi coesistono una sindrome ansiosa e disturbi del sonno.  

La sindrome da affaticamento cronico determina invece uno stato di stanchezza continua, che porta il soggetto a ridurre sempre più l’attività fisica e l’interazione sociale. Spesso la sindrome da affaticamento cronico viene confusa e diagnosticata erroneamente come depressione.

Quali differenze ci sono tra sindrome depressiva e sindrome da affaticamento cronico? 

Molti sintomi delle due condizioni sono comuni e considerata la significativa frequenza di sovrapposizione, la diagnosi non è sempre semplice.

La sindrome da affaticamento cronico prevede disturbi più “fisici”, con la fatica come sintomo principe. La depressione nasce invece primariamente da un disagio di tipo psicologico e le conseguenze fisiche che ne derivano sono una conseguenza.

I principali sintomi della depressione sono: 

  • profondo senso di tristezza
  • ansia, sensazione di impotenza, di “non farcela”
  • sensazione di vuoto, inutilità per gli altri e la società
  • perdita dell’interesse per gli hobby o i piaceri della vita
  • isolamento sociale, perdita dell’interesse a frequentare gli altri
  • disturbi del comportamento alimentare
  • difficoltà di concentrazione e di memoria
  • difficoltà nel prendere decisioni

A tali sintomi si accompagno spesso: 

  • stanchezza
  • cefalea
  • nausea
  • disturbi gastro-intestinali (in primis sindrome del colon irritabile)
  • dolori muscolari aspecifici
  • dolori articolari aspecifici
  • disturbi del sonno


La depressione e la sindrome da affaticamento cronico hanno un impatto importante sulla qualità della vita e la capacità di affrontare situazioni lavorative, familiari o sociali.

Mentre nella depressione la stanchezza è associata al disinteresse verso qualsiasi attività, indipendentemente dallo sforzo richiesto, nella sindrome da affaticamento cronico esiste la volontà psicologica di impegnarsi in attività, ma la fatica estrema glielo impedisce.

La diagnosi di queste patologie è medica e può essere posta solo dopo aver escluso altre malattie, potenzialmente più gravi, che potrebbero giustificare i sintomi. 

Stanchezza cronica e depressione: l’una alimenta l’altra

Essere affetti da una di queste due condizioni, aumenta il rischio di sviluppare l’altra.

Le persone affette da sindrome da affaticamento cronico, possono sviluppare una sindrome depressiva, reattiva alla consapevolezza della propria condizione.

Allo stesso tempo, le persone depresse, a causa della tendenza all’isolamento e all’ipomobilità, possono sviluppare una sindrome da affaticamento cronico.

In entrambe le condizioni è presente una componente psicologica importante.

Quando le due sindromi coesistono, l’una alimenta l’altra in un circolo vizioso: la persona si sente stanca quindi si isola, dunque perde la motivazione e l’energia fino a far sembrare le semplici attività della vita quotidiana una vera maratona. 

La diagnosi di depressione e fatica cronica

Ai fini di una diagnosi appropriata, il medico chiederà informazioni circa i sintomi, la modalità di esordio, le loro caratteristiche, gli eventuali fattori scatenanti, i disturbi concomitanti. 

E’ importante escludere patologie di tipo organico che potrebbero giustificare i sintomi, come ad esempio disturbi di tipo endrocrinologico, in primis l’ipotiroidismo, o condizioni infiammatorie croniche e patologie tumorali.

Potrebbe pertanto essere necessario eseguire indagini come esami del sangue, radiografie o ecografie.

La terapia della depressione e della fatica

La terapia farmacologica è un importante strumento a disposizione del medico per trattare le sindromi depressive: farmaci antidepressivi, antipsicotici o stabilizzanti del tono dell’umore possono essere impiegati a seconda del caso specifico.

Nella sindrome da fatica cronica invece non sempre i farmaci antidepressivi sono efficaci.

Entrambe le condizioni beneficiano di un trattamento di tipo cognitivo comportamentale guidato da uno psicologo o da uno psichiatra al fine di individuare situazioni di disagio, elaborarle e formulare possibili soluzioni.

La fisioterapia e l’esercizio fisico sono in grado di determinare un buon beneficio nel trattamento di entrambe le patologie. Trattamenti specifici possono includere:

  • esercizi di rilassamento con tecniche di respirazione profonda
  • esercizi di equilibrio (tipo tai chi)
  • esercizi di yoga
  • massoterapia 
  • stretching 


Adozione di alcuni accorgimenti per una buona igiene del sonno:

  • stabilire un orario per dormire e cercare di rispettarlo ogni sera
  • evitare lunghi sonnellini durante il giorno (non oltre i 20 minuti)
  • dormire in una stanza buia e silenziosa
  • limitare al massimo sostanze eccitanti, come the, caffè, alcol, fumo.

Quando consultare il medico 

Se pensate di essere affetti da depressione o da sindrome da affaticamento cronico, è opportuno non sottovalutare il problema, che può avere un impatto notevole sulla qualità della vita, e parlarne col medico.  Entrambe le condizioni, se opportunamente diagnosticate e trattate possono migliorare.

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